mercoledì 12 agosto 2009

Devoluti 17 milioni di euro. Si spera in un primo stanzionamento

Il presidente della Regione Toscana Claudio Martini sarà il Commissario Straordinario per gli interventi urgenti e la ricostruzione di Viareggio dopo il disastro ferroviario del 29 giugno, che è costato la vita a 29 persone. Una telefonata del Dipartimento della Protezione Civile ha informato la Regione Toscana che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha firmato il decreto che affida l’incarico al presidente Martini. Lo stanziamento previsto dal Governo ammonta a 17 milioni di euro: 15 stanziati dallo Stato, 2 dalla Regione. Di questi 2 milioni, 500 mila euro sono già stati messi a disposizione del Comune di Viareggio per gli interventi di assistenza alla popolazione ( di questi 83mila euro sono la prima tranche relativa ai primi tre mesi di affitto degli appartamenti presi in locazione per gli sfollati ). Il Commissario dovrebbe eseguire un censimento puntuale dei danni, predisporre un piano straordinario degli interventi per il ripristino degli edifici e degli altri beni, sia privati che di proprietà del Comune, e individuare il fabbisogno delle risorse finanziarie occorrenti, nonché i tempi necessari per gli interventi. Compito del Commissario ad acta dovrebbe essere anche la progettazione degli interventi di messa in sicurezza e di eventuale modifica del territorio interessata al disastro ferroviario. Intanto la Regione ha chiesto alla Procura della Repubblica di Lucca l’autorizzazione per entrare nell’area posta sotto sequestro e dentro gli edifici lesionati, per compiere i sopralluoghi necessari. Non appena l’autorizzazione sarà concessa squadre formate da tecnici della Regione, Provincia di Lucca e Comune di Viareggio potranno cominciare le verifiche.
Nonostante il sindaco Lunardini abbia inviato al governo il documento con la stima generale dei danni redatta dall’ufficio tecnico comunale, le previsioni della protezione civile che aveva ipotizzato un rimborso di 16 milioni, non sono andate di molto lontane da quello effettivo. «La nostra relazione - spiega Lunardini - è stata chiesta da Roma per l’eventuale modifica del decreto ipotizzato sulla base della stima avanzata dalla protezione civile». Il Comune come è noto ha calcolato in 10 milioni la ricostruzione delle case, e in altri 30 milioni il computo dei danni a infrastrutture, del collasso turistico, della perdita d’immagine della città.

A quanto pare le valutazioni comunali non sono state prese in considerazione, ma c’è la speranza che tale importo sia solamente un primo stanziamento. Di fatto, dalla scelta del progetto, più che dai danni, dipenderanno costi ed esigenze di nuovi fondi ed intanto, in Comune sono al vaglio una dozzina di progetti per la zona danneggiata: via Ponchielli e via Porta Pietrasanta. "Gli estremi sono la ricostruzione degli edifici dov'erano - spiega il sindaco - e lo spostamento della stazione. Credo che questi due non siano perseguibili: il primo perché le nuove norme vietano di costruire vicino alla ferrovia; l'altro per i costi esorbitanti. Ho proposto che nasca una piazza dedicata alla memoria delle vittime".

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