martedì 30 giugno 2009

Racconti dei testimoni

Drammatiche le testimonianze sul luogo dell'incidente ferroviario avvenuto la notte scorsa alla stazione di Viareggio. Chi ha visto racconta di un groviglio di corpi e lamiere. E quell’odore di carne umana bruciata che nessuno si dimenticherà più.
Ero in camera da letto - racconta Alessandro Del Lupo, commerciante viareggino che abita vicino alla ferrovia - stavo chiudendo la finestra quando ho sentito lo stridore di una frenata e ho visto che dal treno merci che passava si alzava una nuvola bianca altissima. L'ho capito dopo, era gas e all'improvviso è diventato fuoco, un muro di duecento metri, io sono stato sbalzato indietro, ho sentito almeno tre esplosioni una dopo l'altra". Alessandro ha un negozio lungo l'Aurelia, vende scale: "Non ci ho pensato un secondo sono andato a prenderne una e ho scavalcato il muro per soccorrere la gente delle case che si erano incendiate o che erano in parte crollate. Ho visto due ragazze già morte sotto le macerie, si sentivano le grida di un ragazzo che aveva una gamba incastrata e che temeva di bruciare. Io versavo dell'acqua su una trave che lo bloccava, ma se non fossero intervenuti subito i vigili del fuoco non si sarebbe salvato". Grida, gente che chiede aiuto.

Nel crollo di una delle abitazioni di via Ponchielli si è salvato un bambino: "Sono stati i cani dell'unità cinofila di Forte dei Marmi a trovarlo - racconta un volontario della Misericordia - era ancora nel suo letto, al primo piano, dietro al muro della stanza il resto della casa era crollato. Era cosciente, ha detto il suo nome, aveva ferite e ustioni in diverse parti del corpo".

"Ho visto quel treno arrivare veloce - racconta un altro testimone - entrare nella stazione e frenare senza riuscire a fermare la corsa. Mandava scintille dalle ruote, poi ad un certo momento dev'essere deragliato perché partivano dei sassi e dopo sono venute le esplosioni. Ho sentito un ferroviere che diceva che potrebbe esserci stato un problema di surriscaldamento dei freni, un guasto... ma non so dire...". Carmine Rango, ha visto arrivare il treno merci alla stazione di Viareggio: "Dopo la frenata si è alzata una nuvola bianca e poi il boato delle esplosioni. Vicino alla stazione ho visto un uomo con una camicia bianca che urlava "perché va così veloce?". Subito dopo è esploso tutto".
Ce ne sono tante altre di storie che emergono dalle testimonianze successive all'esplosione, alcune hanno un lieto fine, altre non sono altro che tragedie. Vediamone alcune:
Padre salta nel vuoto e salva il figlio - Ha abbracciato il figlioletto di 8 anni e si è lanciato nel vuoto da una tettoia alta alcuni metri per sfuggire alle fiamme. Il bimbo è rimasto quasi illeso tranne un taglio alla testa, il padre è stato operato d'urgenza all'ospedale della Versilia per un trauma toracico dovuto alla drammatica caduta. Un trauma occorsogli proprio per proteggere il bambino nel volo dall'alto. Il bambino ora è ricoverato nel reparto di pediatria e se la caverà senza problemi. Più difficili le condizioni di un altro bimbo di 8 anni, con forti ustioni al volto, ricoverato anche lui nello stesso reparto. Nello scoppio ha perso un fratellino e la madre che era stata inizialmente trasferita all'ospedale di Pisa; il padre è ricoverato in gravi condizioni nello stesso ospedale.

Salvato un disabile avvolto dalle fiamme - Tra gli ustionati gravissimi c'è anche un disabile colpito di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), intrappolato nella sedia a rotelle mentre le fiamme dello scoppio lo raggiungevano. È una delle persone tratte in salvo dai vigili del fuoco e trasportato in una delle postazioni mediche avanzate prima del trasferimento all'ospedale Versilia. Il disabile, a causa della sua condizione, non ha potuto mettersi in salvo da solo e, secondo quanto appreso, si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva e le sue condizioni sarebbero molto gravi.
Il nonno del bimbo morto - Un nonno, straziato dal dolore davanti al cadavere del nipote, gridava ai soccorritori: "Fatemelo vedere, fatemelo vedere". È la scena raccontata da alcune persone presenti al momento del ritrovamento del cadavere carbonizzato di un bambino. È stato estratto dall'auto che era parcheggiata davanti ad uno degli edifici distrutti dall’incendio.
Una ragazza si strappava i vestiti di dosso - Una ragazzina con i vestiti in fiamme e un signore scaraventato in un cassonetto dallo spostamento d'aria. Sono alcune delle scene raccontate dai testimoni dell'esplosione avvenuta nella stazione di Viareggio. Altri abitanti della zona hanno descritto una ragazzina che, raggiunta dalle fiamme mentre era in sella al suo motorino, ha gettato a terra lo scooter cercando di liberarsi dei vestiti che le stavano andando a fuoco.
Difficoltà per i riconoscimenti delle salme - Nella sala d'aspetto del pronto soccorso si avvicendano viareggini, ma anche stranieri alla ricerca di notizie di congiunti e conoscenti. "La persona deceduta da noi - ha spiegato il direttore del pronto soccorso Sergio Milletti - è stata riconosciuta dalla sorella grazie ad una catenina perché il corpo era completamente ustionato e ci sono ancora persone da identificare anche tra i feriti; per gli extracomunitari questo compito è ancora più difficile".
Il cielo è diventato arancione - Poco distante un signore, raggiunto dall'onda d'urto, è stato scaraventato all'interno di un cassonetto e sembra che, nell'urto, abbia perso una gamba.Manuela, che abita vicino alla stazione, ha detto di avere sentito un gran botto e di avere visto tavoli e finestre tremare. "Mi sono affacciata - ha raccontato - e ho visto il cielo di colpo diventare di colore arancione, poi le fiamme e una forte esplosione".


Treno esplode in stazione: terrore a Viareggio

Alle 23:48 del 29 giugno 2009, il treno merci 50325 Trecate-Gricignano, con il suo convoglio di quattordici carri cisterna contenenti GPL, deraglia a causa del cedimento del carrello del primo carro cisterna, che trascina fuori dai binari altri quattro carri. Solo dal primo carro, la cui cisterna viene perforata da un picchetto di segnalazione posizionato lungo la massicciata, fuoriesce il gas GPL che al contatto con l'ossigeno e alla prima possibilità d'innesco è esploso.
Il deragliamento si è verificato in corrispondenza del sovrappasso pedonale che scavalca il fascio binari sud della stazione ferroviaria, collegando via Burlamacchi con via Ponchielli. I vigili del fuoco sono giunti in forze sul luogo dell'incidente insieme a carabinieri, polizia, guardia di finanza, personale medico del 118,volontari della protezione civile e, da Lucca, anche il nucleo batteriologico.